La storia di Windows non può non avere le sue radici nella storia della compagnia che lo produce: Microsoft. Negli anni ’70 questa azienda, fondata da Paul Allen e Bill Gates negli Stati Uniti, produceva il Microsoft BASIC. Non era altro che un linguaggio di programmazione per computer abbastanza semplice e intuitivo. Veniva utilizzato sull’Apple II (Applesoft BASIC) e sul Commodore 64 (Commodore BASIC). Due computer che hanno fatto la storia. 

Il colpo di fortuna: MS-DOS

IBM, figura imponente nel mondo tecnologico negli anni 80, stava cercando un’azienda che potesse produrre un sistema adatto al suo nuovo prodotto di punta. Dopo un accordo fallito con la Digital Research, IBM commissiona Microsoft per la sua realizzazione. L’azienda aveva intanto acquistato una brutta riproduzione del sistema operativo, chiamata QDOS, migliorandola e rendendola appetibile al suo nuovo cliente. Nacque PC-DOS (sotto IBM), divenuta poi MS-DOS. Già nel 1982, Microsoft poté aprire una sua sede in Europa. Il punto forte dell’azienda di Gates fu la diffusione del sistema operativo anche su macchine non IBM: proprio come facciamo oggi. Questo è stato il primo passo per l’acquisizione del potere da parte di Microsoft. 

Negli anni ’80, infatti, la mancanza di standard e regole comuni creava non pochi problemi agli utenti. Passare un file da un computer di una marca ad un altro, non era così semplice. Molto probabilmente non avremmo avuto Internet come lo abbiamo oggi! Apple aveva il suo Macintosh, Commodore aveva il suo Amiga, IBM il suo Microsoft e così via.

1985: nasce Windows

Nel 1984 Apple mostrò agli utenti di tutto il mondo quanto il nuovo Macintosh potesse essere spettacolare. Aveva un elemento che faceva di sicuro strabuzzare gli occhi anche ai meno esperti: l’interfaccia grafica. L’anno successivo venne presentato Word per MS-DOS 1.00, diffuso e pubblicizzato tramite un floppy demo incluso nella rivista PC World. Era la prima volta che un periodico includesse un supporto del genere. Ciò dette a Microsoft l’opportunità per presentare il nuovo Microsoft Windows. Non era altro che un’estensione di MS-DOS con un ambiente grafico, con una novità significativamente importante in ambito tecnico: il multitasking.

Windows 1.0 - Multitasking

Windows 1.0 con multitasking

1992: la versione 3.1 entra nelle case e negli uffici

Nel 1992, Bill Gates ricevette la National Medal of Technology per le sue intuizioni e le abilità manageriali. Sono gli anni 90 ad aprire la maggior parte delle porte di case e uffici per l’azienda di Redmond. La distribuzione è sempre più massiccia e l’esperienza utente migliorata. Intanto, per gli utenti avanzati era disponibile anche il nuovo Windows NT 3.1, base fondamentale per il sistema operativo come lo conosciamo oggi.

Windows 3.1



1995: la rivoluzione

Windows 95 introdusse un pilastro fondamentale: il menu start. Lo schema di base è rimasto lo stesso e quando l’azienda provò a cambiarlo nel 2012, il risultato fu pessimo. Furono vendute più di un milione di copie soltanto nei primi quattro giorni negli Stati Uniti. Le funzionalità erano tantissime, tra cui il Plug and Play, MSN, Internet Explorer (con funzioni multimediali avanzate e grafica 3D), un supporto eccezionale per i nuovi videogiochi e tanto altro ancora. Inoltre, venne introdotto l’Esplora Risorse assieme ai software di base: WordPad, Microsoft Paint, Windows Media Player, Scandisk, Utilità di deframmentazione dischi, Microsoft NetMeeting e tanto altro ancora. Non era più legato ad MS DOS, bensì divenne un sistema operativo a sé stante.

Nel 1995 Commodore era ormai fallita, rimuovendo difatti un competitor importante per Microsoft. Apple aveva perso molto a causa dei suoi problemi interni e i PC erano ormai lo standard più comune: altro motivo per il quale Microsoft seppe imporsi nel mondo commerciale.

Windows 95

 

1998/2000: passi falsi

Nel 1998 viene rilasciato Windows 98, aggiornamento ricco di funzioni chiave tra cui il supporto a FAT32, l’integrazione con Internet, la possibilità di leggere i DVD, le DirectX 5.0, il Windows Driver Model (il nuovo standard per i driver), SMB e tanto altro ancora. La distinzione tra utenti home e aziendali era ancora abbastanza netta e ciò portò l’azienda a fare un passo falso: la versione Millennium Edition. Ricordate quando ho nominato Windows NT 3.51? Gli utenti professionali utilizzavano la base NT e gli utenti tradizionali i comuni sistemi 9x. Tuttavia, l’azienda voleva unire i due (passando definitivamente ad NT), ma non si era ancora pronti (principalmente a livello commerciale).

Windows Millennium Edition non è altro che un prodotto immesso nel mercato solo per…immetterlo nel mercato. Microsoft aveva promesso di non creare più sistemi operativi su base DOS come Windows 95 e 98, ma per motivi commerciali fece uscire ME. Questo perché ancora non si era pronti al passaggio all’attuale kernel NT (già presente da anni in ambito aziendale) sugli home computer. Invece di aspettare, è nato lui!

2000/2002: la rivoluzione XP

Nel 2000 venne rilasciato Windows 2000, noto per la sua base NT. Questa non è altro che il cuore dei sistemi operativi rilasciati dopo di esso, tra cui l’attuale Windows 10. Era ancora abbastanza riservato alle utenze aziendali, ma solo a livello commerciale. I PC erano ormai pronti alla migrazione. Dall’errore di ME (spesso criticato per la sua instabilità) è nato XP (eXPerience). Con la sua grafica rivoluzionaria, la sua affidabilità riconosciuta tutt’ora (ha mantenuto il supporto dal 2002 al 2014 ed è ancora utilizzato da una grande fetta di utenti) è considerato il migliore OS di Microsoft mai prodotto sin’ora.

Windows XP - Screenshot

2006: un altro passo falso

Una gestazione durata troppo, difetti di progettazione e uno sviluppo ricominciato troppe volte da capo hanno portato ad un progetto disastroso: Vista. E’ considerato uno dei peggiori prodotti Microsoft: con delle idee alla base di molte funzionalità odierne ma instabile a causa dell’eccessivo uso delle risorse e i vari problemi lo hanno immediatamente reso una pecora nera.

Windows Vista

2009: arriva 7

L’azione di recupero da parte dell’azienda statunitense fu lanciata nel 2009 con la versione “7”. Un sistema stabile, funzionale, leggero: è considerato una sorta di Windows XP un po’ più moderno. L’anno prima Bill Gates aveva lasciato il suo posto da amministratore delegato in Microsoft per dedicarsi alla beneficenza con la fondazione Bill & Melinda Gates Foundation.

Desktop di Windows 7

2012: cambiare? no, grazie

Nel 2012 Microsoft ha tentato di cambiare le abitudini degli utenti, che hanno reagito non poco bene: nasce Windows 8. Il menu start è stato completamente rimosso: al suo posto una schermata poco intuitiva e inadatta ad un PC. Il tentativo di migliorare la situazione con un pulsante start senza il classico menu e dei rattoppi ai tanti, troppi problemi con la versione successiva: 8.1 (2013).

La "nuova" schermata start

2015: arriva Windows 10, una politica tutta nuova

L’avventura di Microsoft nelle sue tante versioni (quelle che abbiamo visto in questo articolo sono solo le più significative) pare sia finita con questa versione. Difatti, lo sviluppo è ormai negli aggiornamenti cumulativi: al loro interno sono presenti nuove funzionalità, miglioramenti, ecc.

Desktop di Windows 10

 

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